Le origini del ghiacciaio della Marmolada

Leggende e racconti in Trentino Alto Adige



Un tempo, la Marmolada era ricoperta di prati verdeggianti, dove vi pascolavano gli animali e lavoravano gli uomini.

Proprio lì, un giovane del posto che si chiamava Barthel, ereditò una parte di terreno con un piccolo fienile, perciò una volta arrivata la primavera salì fin lì con la moglie e i figli per mietere il fieno e allevare il bestiame.

Ghiacciaio della Marmolada sulle DolomitiGiunto il giorno della festa della Madonna della Neve, molto importante per la gente del posto, la moglie e i figli di Barthel scesero a valle per festeggiare, ma lui decise di rimanere per finire di raccogliere il fieno ed evitare di farlo bagnare, dato che si stava avvicinando il brutto tempo.

Rimase quindi da solo a lavorare e man mano che il tempo passava cominciavano ad avvicinarsi delle nuvole scure.

Sebbene fosse estate, iniziò a nevicare e così fu per giorni interi, fino a che Barthel rimase sommerso nel fienile dove si era riparato.

Ancora oggi, il sole non riesce completamente a sciogliere tutta la neve che cadde e nelle chiare notti di luna è ancora possibile sentire i lamenti di Barthel.